SECONDO CHAKRA: SVADISTHANA
Sviluppare il secondo Chakra in modo equilibrato significa acquisire la consapevolezza necessaria per scorgere i messaggi evolutivi connessi alla soddisfazione dei nostri desideri. Imparare ad essere se stessi, liberi interiormente, abbandonarsi al piacere, capacità di vivere un sano erotismo, disponibilità all'incontro con la natura, allo slancio creativo, al sacrificio di sé offerto all'altro.
Non sviluppare completamente il nostro potenziale creativo dell'eros significa essere immobili, statici, negare il flusso vitale presente in ogni essere umano. Tutto questo vuol dire padroneggiare la nostra energia.
Il secondo Chakra ci mette di fronte a noi stessi , alle nostre piccole miserie quotidiane, ci mostra la nostra realtà fino in fondo; ma ci insegna ad accettare il fuoco dell'energia vitale che arde in noi; ci chiede di riconoscerlo e di imparare ad usarlo in modo giusto, prima che ci bruci o si spenga per sempre.
PRATICHE DI RISVEGLIOPer quanto riguarda le pratiche di risveglio di SVADHISTAHANA, torniamo a ripetere l'esercizio di presa di coscienza del primo Chakra.
– Visualizzzati in piedi, davanti a te stesso.
– Stai vedendo il tuo corpo fisico; lo osservi, lo riconosci.
– Ora porta l'attenzione al tuo corpo eterico; ora hai imparato a riconoscere i centri luminosi, i vortici rotanti che sono i Chakra. Osservali!
–Visualizza, appena sopra al primo Chakra il secondo: SVADHISTANA. E' un altro fiore di loto ancora chiuso, che tu devi aprire; è il Chakra dell'energia sessuale; osservalo. Questo centro psicospirituale è la sede dell'energia creativa a tutti i livelli: fisico, artistico, sessuale.
– Immagina il fiore di loto che si apre lentamente. Provi una grande gioia dentro di te. Manda questa energia felice ad ogni parte del tuo corpo. Visualizzala con un brillante color arancione che ti irradia e ti illumina. Senti il tuo corpo vibrare di nuova energia. Sei vivo!
Provi un grande, immenso piacere, fai parte di un universo palpitante di gioia. E questa energia fluisce dentro di te e fuori di te.
Ascolta le tue sensazioni, le tue percezioni fino in fondo.
Ascolta ed osserva.
Poi, a poco, a poco, riprendi contatto con la realtà.
Conta fino a 5, riprendi contatto con te stesso. Ora chiediti come ti senti, cosa provi. Quali sono le tue sensazioni, le tue emozioni.
Mantieni questa energia vitale positiva, piena di gioia dentro di te. Preparati ad andare nel mondo, verso gli altri, per donarla al prossimo. Tanta ne donerai agli altri, altrettanta tornerà a te!
Essa è un cerchio di luce, uno slancio creativo che dovrai, d'ora in avanti, crescere, sviluppare ogni volta che vorrai.
Quando ne sentirai l'esigenza, torna a ripetere questo esercizio. Ti sarà molto utile e ti permetterà non solo di rinforzare la tua energia vitale, ma anche di migliorare il tuo rapporto con gli altri.
PRATICHE DI MOBILITAZIONEPRATICA 1:
-In posizione eretta, piedi uniti , braccia lungo i fianchi, occhi chiusi.
-Sei calmo, tranquillo, rilassato. Porta l'osservazione al tuo ventre, respira lentamente.
-Ascolta le tue sensazioni. Ascolta il tuo respiro; è come un'onda che si allunga sulla spiaggia, e poi si ritira, tranquilla. Il tuo ventre è l'oceano.
-Inspiri, e ad ogni ispirazione compi un movimento rotatorio verso l'indietro e l'alto della parte bassa del tuo bacino; ad ogni espirazione corrisponde un movimento rotatorio verso l'avanti e l'alto della parte bassa del tuo bacino.
-Il movimento è lento e fluido, naturale: tu diventi l'oceano.
-Rappresentati mentalmente come la dea degli oceani che danza al ritmo dell'onda. Ti lasci prendere dal movimento; allontani da te ogni tensione , ogni pensiero o ricordo spiacevole si cancella dalla tua mente. Ti senti l'essere puro, di luce che danza insieme all'onda, sogna di essa. Ti senti libero e felice; sei movimento puro.
-E ora, piano, piano, il movimento rallenta sempre più, fino a quando ti fermi. Rimani in posizione eretta, con gli occhi chiusi. Ascolta il tuo corpo, le tue sensazioni; ti senti nuovo e trasformato. Torni a te stesso; sei libero, felice e stai bene. Ora puoi aprire gli occhi.
PRATICA 2:
-Questa pratica può essere una variante della precedente.
-In posizione supina, le gambe leggermente piegate, i piedi ben piantati al suolo.
-Incominci il movimento rotatorio del corpo in avanti in maniera fluida e costante.
-Quando ti senti sciolto, muovi le gambe ruotandole, e ad ogni onda inspiratoria le avvicini al suolo, divaricando le cosce.
-Ad ogni espirazione sollevi le gambe, le ruoti e le avvicini al petto.
-Ripeti più volte l'esercizio, sempre con calma e tranquillità.
-Ascolta, ancora una volta le tue sensazioni, mentre il movimento si fa sempre più lento, fino a fermarti.
-Ora rimani immobile in posizione supina, le gambe stese una accanto all'altra.
-Ritorni a te stesso ed ascolti le tue sensazioni; percepisci il tuo corpo tranquillo e rilassato.
-Ora apri gli occhi: sei tornato nella realtà.
TERZO CHAKRA: MANIPURA
Armonizzare il terzo Chakra significa proprio questo: possedere una volontà che viene messa al servizio della nostra forza interiore; una volontà in armonia con il flusso della vita stessa, orientata verso la nostra vera natura. Quindi passiamo da un potere egoico ad un potere spirituale, espressione della forma migliore dell'uomo. Un potere reale che rende liberi e può tutto. Ma, proprio per questa sua grandezza, deve essere esercitato da persone che sanno rispettare gli altri, che vanno verso il bene, e che sanno essere veramente responsabili. Questo potere è come il fuoco: può riscaldare, ma può anche bruciare e distruggere.
PRATICHE DI RISVEGLIOOra passiamo alle pratiche di risveglio di Manipura.
– Visualizzati in piedi davanti a te stesso. Vedi il tuo corpo fisico: lo osservi, lo riconosci. -Ora sposta la tua attenzione al tuo eterico- lo vedi; fuoriesce da te per un paio di centimetri; lo vedi luminoso, palpitante di vita.
– Ora vedi i vortici luminosi: i Chakra.
– Porta la tua attenzione al tuo ombelico e visualizza Manipura: è un fiore di loto ancora chiuso.
–Porta la tua attenzione verso di esso. Questo è il punto di congiunzione fra la tua volontà e la tua forza personale.
– Immagina il fiore di loto che si apre lentamente: è di un bel colore giallo, caldo, vibrante, luminoso. Lasciati invadere da questo colore caldo, sentilo dentro di te. Prendi coscienza del fatto che sei forte, integro, capace di compiere tutto ciò che la vita ti offre.
–Ora vedi il fiore di loto aperto. Senti la sua energia vibrare dentro di te, forte, e fluida. - Sei tranquillo, felice.
–Ora conta fino a 5. Sei tornato a te stesso, alla tua realtà. Ascolta le sensazioni positive che ti invadono. Ora ti appartengono; una nuova forza è parte di te. Sei rinato più forte e più vivo di prima.
PRATICHE DI MOBILITAZIONEPRATICA 1: In posizione eretta, gambe leggermente divaricate, occhi chiusi.
- Porta la tua attenzione al tuo respiro; calmo, tranquillo, rilassato.
- Porta l'osservazione a Manipura. Lascia che il tuo respiro sia sempre più intenso e profondo.
- Ora senti che il tuo livello di energia è diventato più alto; espiri e contrai gli addominali, spingi in alto il diaframma e butti fuori l'aria con un suono forte e prolungato.
- Immagina di essere un drago; sei forte e la tua forza esce dalle tue fauci e dalle narici sotto forma di lingue di fuoco.
- Quando espiri, il tuo respiro è lento, profondo, riempie il tuo essere, ti dona forza e vitalità.
- Inspiri e lo fai con forza, come un drago, con un suono che proviene dallo stomaco. Contemporaneamente contrai i muscoli delle spalle, delle braccia; chiudi le mani a pugno e butti fuori l'aria con molta forza ed energia.
- Ripeti più volte l'esercizio, ed ogni volta la contrazione dei muscoli ed il suono devono apparire più forti. Con questo suono tu dici a te stesso: IO POSSO e ti dai nuove possibilità e nuove energie per realizzarti.
Terminato l'esercizio apri gli occhi ed ascolti le tue sensazioni. Sono sicuramente molto positive; ascolti le tue percezioni ed osservi che cosa è cambiato in te stesso.
- Sei nuovo, forte, vitale, Manipura ti ha donato il fuoco della vita.
PRATICA 2: In posizione supina, gambe leggermente divaricate, braccia lungo i fianchi, occhi chiusi.
- Porti la tua attenzione al tuo respiro: è calmo e tranquillo. Ora osserva il terzo Chakra. - Immagina all'esterno del plesso solare un sole che splende, radioso, luminoso. La sua luce, il suo calore ti invadono lentamente e fuoriescono da te, in espirazione, con una grande A, aperta, prolungata, ampia.
- Ora visualizza il sole nel cielo ed il sole del plesso solare: si sono unificati, sono una cosa sola. Una unica grande luce splendente, radiosa. Questo splendore attraversa tutto il tuo essere e, in espirazione, esce da te con una grande A aperta e prolungata.
Ripeti questo esercizio più volte, quando lo ritieni necessario per te stesso, quando ne senti il bisogno interiore. Terminato, conta fino a 5 ed apri gli occhi. Osserva ed ascolta le tue nuove sensazioni, lasciale vivere e scorrere dentro di te. Osserva con calma che cosa si è modificato nel tuo essere.
QUARTO CHAKRA: ANAHATA
Il Chakra dell'amore ci riconduce al centro del nostro essere, nel luogo da dove si vede l'amore che anima ogni cosa. Questo è lo scopo, l'obiettivo principale del completo sviluppo di Anahata: imparare a vederlo, a percepirlo, a sentirlo dentro di noi. Non si tratta, quindi, di compiere grandi sforzi, ma semplicemente di porsi all'interno del nostro cuore per rendere possibile quel salto di consapevolezza che ci rende affini a tutto ciò che ci circonda.
Per realizzare completamente questa consapevolezza, dobbiamo imparare ad accettare incondizionatamente tutto ciò cui assistiamo; accettazione di noi stessi, delle persone e delle cose così come sono. Dobbiamo acquisire l'umiltà necessaria per aprirci e ricevere ciò di cui abbiamo bisogno; ma, soprattutto, l'umiltà necessaria per offrire noi stessi al mondo. Anahata ci chiede la compassione verso le nostre ed altrui miserie; ci chiede, quindi, la disponibilità ed il coraggio di espandere i nostri orizzonti per condividere completamente il flusso di amore che anima tutto ciò che esiste.
PRATICHE DI RISVEGLIOL'elemento di Anahata è l'aria, la signora dei venti, la dea della libertà.
– Mettiti ritto in piedi, gambe e piedi uniti, braccia lungo i fianchi.
– Porta l'osservazione ed il respiro al tuo petto.
– Metti le braccia davanti a te, a formare un cerchio all'altezza delle tue spalle. La punta delle dita si tocca.
– Inspira; il flusso dell'aria va dalle tue dita al tuo petto; quando espiri l'aria va dal petto alle dita delle mani.
– Continua lentamente ed intensamente, finché lo desideri.
– Poi lascia cadere le braccia lungo il corpo; rimani immobile ad ascoltare le tue sensazioni.
– Ora continua l'esercizio ascoltando il tuo respiro.
– Sei immobile , in piedi, braccia lungo i fianchi, occhi chiusi.
– Senti l'aria entrare ed uscire; l'onda respiratoria espande e rilascia il tuo petto.
– Continua a respirare in modo naturale, lento, circolare; ti rendi conto che il tuo petto si espande in inspirazione e si rilascia in espirazione.
– Resta in ascolto di questa pulsazione sottile, che diventa sempre più intensa e sempre più sottile. Tanto sottile da oltrepassare i limiti del tuo corpo fisico.
– Visualizza, ora, una sfera di energia luminosa che avvolge il tuo corpo e che pulsa secondo il ritmo del tuo respiro.
– Ora tu sei la sfera di energia! Non c'è limite tra il tuo corpo e la sfera : tu sei la sfera! Sei leggero, pulsante e vaghi nell'aria.
– Ora lentamente rientri in te stesso: riprendi coscienza del tuo corpo. Conta fino a cinque, riapri gli occhi. Rimani immobile ad ascoltare le sensazioni di benessere e di energia nuova che ti pervadono.
PRATICHE DI MOBILITAZIONEPRATICA 1:
- In piedi , gambe e piedi uniti, braccia lungo i fianchi.
- Respira tranquillamente, lentamente.
- Quando espiri china la testa, poi, poco per volta, tutta la colonna vertebrale fino a scendere a terra. Quando inspiri esegui il movimento opposto, raddrizzandoti lentamente, e portando all'indietro prima la testa, poi tutta la colonna vertebrale fino ad inarcare il corpo all'indietro.
- Quindi inspira, piega di nuovo la colonna lentamente, vertebra dopo vertebra, e ti raddrizzi eseguendo il movimento contrario.
- Ora sei di nuovo diritto. Inspira calmo e tranquillo. Ripeti questo esercizio quando e per quanto tempo vuoi, quando ne senti l'esigenza. Al termine rimani immobile ad ascoltare le tue sensazioni.
PRATICA 2:
- In piedi, braccia dietro la schiena; incrocia le dita, gomiti all'infuori.
- Respira tranquillamente. Durante l'espirazione china il busto in avanti portando la testa in basso e le braccia in alto.
- Durante l'inspirazione esegui il movimento opposto; abbassa prima le braccia, lentamente ed alzando la testa.
- Ripeti più volte questo esercizio, sempre molto lentamente e tranquillamente.
- Ora sei di nuovo diritto, braccia lungo i fianchi. - Respira tranquillamente e lascia ruotare il busto tenendo ferma la testa e le gambe. Le braccia abbandonate lungo il corpo seguono, per inerzia, il movimento rotatorio. Il tuo respiro è sempre calmo e tranquillo.
Continua finché lo desideri; poi rimani immobile ad ascoltare le sensazioni positive che il tuo corpo ti trasmette.
QUINTO CHAKRA: VISUDDHA
Il quinto Chakra permette di elaborare creativamente il nostro amore per la vita e di esprimerlo in modo tale da essere compreso da tutti. L'elaborazione creativa passa attraverso il contatto con le nostre qualità più significative. Questo contatto si realizza pienamente quando siamo in grado di ascoltare e riconoscere il ritmo perfetto che ci connette con l'universo e con noi stessi. Dobbiamo imparare a percepire questo ritmo, a renderlo più forte ed intenso per poterlo comunicare anche agli altri. La comunicazione è un fatto di sintonia vibratoria, e il messaggio che mandiamo arriva a destinazione solo quando le vibrazioni giuste hanno luogo. Detto questo, comprendiamo come il problema della creatività sia, prima di tutto, una sintonia vibratoria con i nostri ritmi interni. In pratica impariamo a percepire i nostri ritmi, a seguirli, ad essere in pieno accordo con loro. Se siamo equilibrati, produciamo negli altri una risonanza positiva. Le sue onde entreranno in contatto con le nostre in modo positivo ed equilibrato, ci comprenderà e la comunicazione sarà realizzata.
PRATICHE DI RISVEGLIO– Ti sdrai, supino, respiri calmo, tranquillo, rilassato.
– Lasci che la tua respirazione sia profonda e completa; emetti , poi, in espirazione, un suono, una A , cercando di mantenerla della stessa tonalità per tutta la durata della respirazione.
– Il suono che emetti deve risuonarti nel petto.
– Devi essere rilassato, calmo e tranquillo.
– Ad ogni espirazione lascia che il suono diventi sempre più acuto. Arriverai , grazie ad uno scioglimento graduale delle tue tensioni, alla tonalità più alta che ti sarà possibile. A questo punto, passo dopo passo, respiro, dopo respiro, tornerai lentamente alla tonalità iniziale.
– Ripeti questo esercizio più volte rimanendo, alla fine, sdraiato, immobile per qualche minuto ad ascoltare le tue sensazioni.
PRATICHE DI MOBILITAZIONEPRATICA 1:
-Sei sdraiato, supino, respira calmo, tranquillo, rilassato, occhi chiusi.
- Ora visualizza una montagna, immagina te stesso mentre la scali.
- Ad ogni passo regredisci di età; ora sei giunto sulla vetta e sei un bimbo.
- Emetti un suono: è simile ad una A che si trasforma e diventa linguaggio.
- Usando le parole che ti vengono in mente, manda un messaggio attraverso le stelle. In esso esprimi tutto ciò che avresti voluto dire al mondo, alle persone che ti sono vicino. Mandi ad essi il tuo amore per la vita e la tua gioia di vivere.
- Ora scendi lungo la montagna ; ad ogni passa invecchi fino a tornare adulto.
- Ora sei arrivato in basso, apri gli occhi. Rimani immobile ad ascoltare le tue sensazioni. Sei libero, ora, hai chiuso i conti con il passato. Sei un essere nuovo e purificato.
PRATICA 2:
- Sei in piedi, gambe e piedi uniti, braccia lungo i fianchi.
- Respira calmo e tranquillo.
- Al respiro abbina il movimento del collo in avanti e indietro, come per dire sì.
- Ora muovi il collo da destra a sinistra come per dire no.
- Muovi ancora il collo verso destra e sinistra portando verso la spalla corrispondente.
- Respira sempre in modo calmo e tranquillo.
- Ora ruota il collo compiendo dei giri sempre più larghi.
- Poi, lentamente, compi ancora dei cerchi che si fanno sempre più stretti. Un ultimo respiro grande, forte ed intenso, e termini l'esercizio. Rimani fermo ed immobile, ascolti il tuo respiro calmo e regolare , ed ascolti le sensazioni positive che provi.
Ripeti questo esercizio ogni volta che desideri e ne percepisci il bisogno interiore
SESTO CHAKRA: AJNA
Grazie ad Ajna acquisteremo la capacità di "guardare senza guardare", saremo disposti a lasciare che le informazioni arrivino ai nostri occhi senza aggredirle, senza aspettare di vedere quello che pensiamo dovremmo vedere, ma restando disponibili a sorprenderci.
Impareremo anche a visualizzare gli eventi futuri, grazie alla capacità acquisita di richiamare immagini desiderabili; creeremo , così, un campo che determini il prodursi degli eventi.
La visualizzazione creativa operata dal sesto Chakra ci consente di produrre campi armonici proiettano immagini armoniche. Grazie a queste immagini di armonia, diventiamo noi stessi più positivi ed impariamo a vedere la realtà con occhi nuovi.
PRATICHE DI RISVEGLIO– Sdraiati supino , braccia lungo i fianchi, occhi chiusi.
– Respira calmo, tranquillo, rilassato.
– Ora visualizza, proprio sopra la tua testa una luce, grande, splendente.
– Questa luce meravigliosa portala alla tua testa, entra dentro di te.
– Ti senti pervaso da questa luce: è dorata, splendida, calda.
– Visualizza questa luce mentre attraversa il tuo corpo; manda questa luce nei punti di te stesso che senti stanchi e stressati.
– La luce significa calma, serenità, gioia. Essa percorre il tuo corpo con dolcezza, donandoti serenità interiore.
– Ora la luce è arrivata ai tuoi piedi, fuoriesce da te. Ma il tuo corpo ora è sano, vivo, vibrante!
– Rimani ancora sdraiato lasciando che la sensazione di benessere che provi sia sempre più intensa. Ora conta fino a 5, riapri gli occhi, rimani comunque immobile: ascolta le tue percezioni, le tue sensazioni! Ajna ti ha mandato un messaggio di luce e di amore; ora devi conservarlo, per comunicarlo, in un secondo momento, agli altri.
PRATICA DI MOBILITAZIONEPer quanto riguarda il sesto Chakra, le pratiche di mobilitazione che lo riguardano si accentuano, principalmente sul campo visivo.
PRATICA:
- Seduto per terra, gambe incrociate. Mani appoggiate sulle gambe, le palme rivolte verso l'alto.
- Visualizza davanti a te, sul muro, un punto luminoso.
- Osservalo, poi, lentamente , immagina che il punto luminoso si trasformi; ingrandisce, poco a poco, e diventa una grande palla dorata.
- Ora, muovendo gli occhi e tendendo ferma la testa, fai saltare questa palla sul muro. Rimbalza, salta, gira.
- E' il tuo sguardo, unito alla capacità di visualizzare, che immagina mille evoluzioni della palla dorata.
- Ora fermala! Poi, a poco a poco, la palla diventa sempre più piccola, fino a tornare ad essere il punto luminoso iniziale. Ora scompare del tutto.
- Rimani ancora un poco immobile. Rientra in te stesso: chiediti che cosa ha modificato in te questo esercizio. Ora hai compreso cosa significa visualizzare in modo creativo. Adesso sei tu che puoi agire quanto e come vuoi per sviluppare al meglio questa tua dote.
SETTIMO CHAKRA: SAHASRARA
Nel settimo Chakra da osservatori diventiamo l'osservazione stessa, ci trasformiamo e diventiamo "PENSIERO PURO". La nostra conoscenza intellettuale si modifica , si trasforma ed accede al regno dello spirito, ci apriamo alla consapevolezza dell'essenza. Il nostro pensiero associativo si modifica ulteriormente e ci permette di giungere alla MEDITAZIONE.
Quindi purifichiamo la nostra mente da ogni contenuto, diventiamo capaci di trascendere la separazione tra interno ed esterno, tra osservatore e cosa osservata. Superiamo la barriera della coscienza, accedendo al mondo dello spirito ci evolviamo maggiormente, e raggiungiamo livelli superiori di coscienza.
PRATICA DI RISVEGLIOLa meditazione è lo strumento principale del settimo Chakra. Entrare in meditazione significa imparare a restare in silenzio, non divagare ma restare ad osservare, ad ascoltare. Il settimo Chakra ci insegna proprio questo; insegna a portare l'osservazione all'interno di noi stessi. A questo proposito vi segnalo una pratica meditativa molto semplice:l'osservazione del respiro.
Ad essa possiamo associare la recitazione di un mantra, la meditazione con i mandala, e la visualizzazione creativa.
Ognuna di queste pratiche può essere tranquillamente creata da noi, lasciando libero spazio alla nostra creatività personale.
Ciò che, comunque non va dimenticato è che la meditazione è, prima di tutto, osservazione, silenzio, ascolto interiore. Entriamo in contatto con il nostro Sé Superiore, impariamo ad ascoltarlo, in questo modo conosceremo una parte meravigliosa di noi stessi, ed allora, nella vita più nulla sarà impossibile per noi.