I VAMPIRI
I Vampiri sono esseri umani che dopo la morte perdono l’anima e il loro corpo viene posseduto da un demone che per continuare a sopravvivere ha bisogno di nutrirsi regolarmente di sangue umano, vengono chiamati anche “non- morti”,o “demoni viventi”. Secondo alcune tradizioni e leggende il vampirismo avrebbe origine da un patto con il diavolo, patto stipulato dal primo vampiro per ottenere la vittoria sulla morte. Dal momento che ogni patto con il demonio comporta un alto prezzo, quello imposto per tale immortalità era il dovere la propria esistenza al sangue umano quindi all'uccisione. Oppure, sempre secondo i miti, è possibile diventare vampiri per contagio. Il procedimento inizia con il vampiro che succhia, quasi per intero, il sangue dell'umano, fino a quasi farlo morire dissanguato. Quindi si recide una vena e permette all'umano di bere il suo sangue. Questo procedimento uccide l'umano e la potenza del sangue del vampiro gli dona la non-morte. I vampiri vagano solo di notte, durante le ore del giorno cadono in uno stato di torpore al riparo dalla luce solare che li ridurrebbe in cenere. Hanno poteri ipnotici e empatici, per entrare in casa hanno bisogno di essere invitati, non si riflettono negli specchi perché non hanno un anima. Possono mutare forma a piacimento trasformandosi in animali come lupi e pipistrelli o anche in nebbia . Sono immortali ma temono l’acqua benedetta,l’aglio, le croci e i simboli o i luoghi sacri, l’argento e il ferro ( tutti elementi dall’alto e tradizionale potere protettivo, esorcizzante,purificante e scaccia negatività). Hanno il potere di rigenerarsi e l’unico modo per ucciderli è trafiggergli il cuore con un paletto di legno di frassino, o secondo altri miti, di biancospino, tagliargli la testa e bruciare il loro corpo. Bisogna stare attenti però a non confondere i vampiri con i malati di Porfiria o altre patologie simili. Questa malattia infatti provoca una forte sensibilizzazione della pelle alla luce e causa nel malato un gran bisogno di sangue e di continue trasfusioni. In più le persone affette da Porfiria hanno anche il terrore dell’aglio, perché esso stimola le tossine contenute nel sangue facendole gravemente peggiorare.
LA PORFIRIA
Le Porfirie sono un gruppo di malattie rare dovute all’alterazione di un enzima del sangue che causa l’accumulo di porfirine (pigmenti rosso porpora) nell’organismo. E’ possibile distinguere le porfirie in acute e croniche: le prime sono scatenate dall’assunzione di sostanze, tipicamente farmaci, variazioni ormonali, infezioni o diete particolari. Fra i sintomi troviamo dolori addominali, febbre, vomito, stitichezza, sudorazione abbondante, eccesso di globuli bianchi, carenza di sodio e, nei casi più gravi coma, allucinazioni e paralisi. Fra le porfirie croniche troviamo invece il Morbo di Gunther, i cui sintomi sono presenti sin dalla nascita, caratterizzato da una forte anemia dovuta dalla distruzione dei globuli rossi (anemia emolitica), fotosensibilità, urine rosso scuro e eritrodonzia (colorazione rossastra dei denti). Molto comune in Italia è la porfiria cutanea tarda che si manifesta appunto in età adulta, intorno ai trenta-quaranta anni, ed è caratterizzata da manifestazioni dermatologiche rappresentate da fragilità cutanea delle zone esposte al sole sulle quali possono formarsi bolle e ustioni. Inoltre le persone che ne sono affette tendono ad avere problemi epatici. Caratterizzata da manifestazioni cutanee anche la protoporfiria eritropoetica che si presenta con bruciore, eritemi, edema ed ispessimento della cute soprattutto del dorso delle mani e del naso.
E’ da più parti sostenuta la tesi che sia stata la porfiria, in un’epoca in cui di questa malattia non si sapeva nulla, ad ispirare miti e leggende, poi divenuti opere letterarie e cinematografiche, sulla figura del vampiro. Anemia, fotosensibilità, eritrodonzia uniti all’intollerenza all’aglio (che peggiora lo stato della patologia favorendo l’accumulo di tossine nel sangue) avrebbero contribuito a creare intorno alle persone affette da porfiria un’aura di inquietante mistero, tanto più che per curare il pallore causato dall’anemia pare venisse prescritto loro di bere sangue bovino.
N.B. C'è da dire che un'altra malattia che spesso veniva scambiata per vampirismo era la tubercolosi i cui sintomi sono tosse, perdita di peso, dolore toracico, febbre e sudorazioni. Nel tempo, la tosse può essere accompagnata da presenza di sangue nell’espettorato. La tubercolosi è una malattia contagiosa che si trasmette per via aerea mediante un batterio, il Mycobacterium tuberculosis. Il contagio può avvenire per trasmissione da un individuo malato, tramite saliva, starnuto o colpo di tosse. Per trasmettere l’infezione bastano pochissimi bacilli anche se non necessariamente tutte le persone contagiate dai batteri della Tb si ammalano subito. E' ovvio che certe malattie sconosciute in passato e che, comunque causavano vere e proprie epidemie, venissero spiegate in altri modi...e spesso le persone affette da queste malattie venivano emarginate o uccise ritualmente...questo però non spiega alcuni rari casi davvero insiegabili anche per la scienza